08/09/2022 - I COLORI DELL'ANIMA - Vincento Van Gogh
«Van Gogh - si legge nella presentazione dello spettacolo - è stato, post mortem naturalmente, fin troppo celebrato e venerato, in musei, cataloghi, enciclopedie, pubblicazioni, diagnosi cliniche, iperboliche e demenziali quotazioni di mercato che hanno contribuito ad alimentare il mito romantico dell'artista infelice, folle e geniale. Ma il teatro è, soprattutto, incontro di anime. Ebbene, il proposito, semplice e ambizioso insieme, di questo memorabile lavoro di Lino De Venuto è poter restituire a Vincent e a noi stessi, al di là delle leggende e mistificazioni, con umiltà e dedizione, "tutti i colori della sua anima, la sua disarmante nudità, quel profumo di autenticità e di verità umana che preesiste al pittore ed è la base prima della sua grandezza artistica"».
In scena Lino De Venuto con il suo "I colori dell'anima - Vincent Van Gogh" per un serata che si preannuncia tra le più belle.
«Van Gogh - si legge nella presentazione dello spettacolo - è stato, post mortem naturalmente, fin troppo celebrato e venerato, in musei, cataloghi, enciclopedie, pubblicazioni, diagnosi cliniche, iperboliche e demenziali quotazioni di mercato che hanno contribuito ad alimentare il mito romantico dell'artista infelice, folle e geniale. Ma il teatro è, soprattutto, incontro di anime. Ebbene, il proposito, semplice e ambizioso insieme, di questo memorabile lavoro di Lino De Venuto è poter restituire a Vincent e a noi stessi, al di là delle leggende e mistificazioni, con umiltà e dedizione, "tutti i colori della sua anima, la sua disarmante nudità, quel profumo di autenticità e di verità umana che preesiste al pittore ed è la base prima della sua grandezza artistica"».
Lino De Venuto è attore, regista, drammaturgo, conduttore di laboratori teatrali. Sul palcoscenico dal 1976, protagonista in innumerevoli rappresentazioni teatrali di Pirandello, Ovidio, Shakespeare e tanti altri, un interesse particolare per gli epistolari di poeti, scrittori, artisti, intellettuali e filosofi che lo ha portato a realizzare scritture drammaturgiche e spettacoli – fra gli altri, su Antonio Gramsci, Oscar Wilde e Friedrich Nietzsche –, un eclettismo che gli consente di calcare le scene in concerti-spettacoli, come il tributo a Fabrizio De Andrè del pianista jazz Danilo Rea.
Una serata fatta di colori, pennellate, passione, per assistere alla rappresentazione che nel 2008 ha ricevuto dall’amministrazione provinciale di Bari il riconoscimento di “spettacolo di grande sensibilità artistica che contribuisce ad elevare gli animi e le coscienze”.
Nel corso della serata sarà possibile amminare nei vialetti di villa Luisa le opere pittoriche e scultoree di Luciano Schiavone e Damiano Bove